Riforma del diritto successorio: prima tappa quasi raggiunta

Riforma del diritto successorio: prima tappa quasi raggiunta

Principio ispiratore della riforma è, in particolare, l'incremento della libertà testamentaria. A tale scopo, lo sforzo riformatore si è concentrato anzitutto sulla riduzione delle porzioni legittime, ossia quelle quote di eredità obbligatoriamente devolute a taluni eredi, legati da vincoli famigliari più stretti al de cuius. La modifica di tale disciplina costituisce dunque la cosiddetta "prima tappa" del cammino di riforma, che è giunta ormai alla sua conclusione. La "seconda tappa", che deve ancora terminare il cammino parlamentare, riguarda invece la riforma di talune norme di dettaglio, specialmente riguardanti le successioni aventi ad oggetto imprese famigliari, nella prospettiva di evitarne la frammentazione.

Concentrandoci in questa sede sulla "prima tappa", bisogna notare come il Parlamento svizzero abbia accettato con decisione le modifiche legislative durante la sessione invernale del 2020. Scaduto il 10 aprile 2021 il termine per il referendum, rimasto inutilizzato, il 19 maggio 2021 il Consiglio federale ha stabilito che le modifiche entreranno in vigore il 1° gennaio 2023. Le nuove disposizioni saranno applicate a tutte le successioni aperte a partire dalla data di entrata in vigore, indipendentemente dall'eventuale redazione di un testamento o di un contratto successorio in data precedente. Conseguentemente, risulta già importante adeguare la pianificazione successoria alla nuova disciplina.

Le vecchie norme del CCS – attualmente ancora in vigore – prevedono una notevole limitazione alla libertà di disporre, costituita appunto dalle norme relative alle cosiddette porzioni legittime. La legge (art. 470 e ss. CCS) prevede infatti che una parte dei beni lasciati dal de cuius sia obbligatoriamente devoluta a taluni soggetti, attualmente individuati nei discendenti, nei genitori e nel coniuge/partner registrato. Le porzioni riservate a tali soggetti sono calcolate quali frazioni della quota ereditaria ad essi spettante in caso di successione in assenza di disposizioni testamentarie (o ab intestato). Il testatore, pertanto, può disporre liberamente dei suoi beni solo per la parte eccedente tali porzioni legittime (ovvero la cosiddetta porzione disponibile).

La riforma prevede, anzitutto, la soppressione della porzione legittima dei genitori(mediante la modifica dell'art. 470 CCS). Inoltre, si ha una riduzione della porzione legittima spettante ai figli (mediante la modifica dell'art. 471 CCS), che passa dal 37.5% al 25% in caso di concorso con il coniuge, e dal 75% al 50% in mancanza del coniuge. Resta, invece, invariata la legittima per il coniuge/partner registrato superstite.

Grazie alla riforma in discorso, il de cuius potrà disporre liberamente di una parte maggiore del suo patrimonio, potendo così beneficiare maggiormente altri soggetti, quali per esempio il partner di fatto o i figli di quest'ultimo. Alla luce di ciò, la riforma in discussione sembra perseguire in maniera efficace l'obiettivo di attribuire al de cuius una maggiore libertà testamentaria.

Di seguito, forniamo una tabella di raffronto delle porzioni legittima e disponibile vigenti e di quelle previste dalla riforma (esclusa la porzione legittima dei genitori, soppressa con la riforma).

I nostri professionisti saranno lieti di assistervi in caso di successioni svizzere o internazionali, al fine di valutare se e come le nuove disposizioni risultino applicabili, anche alla luce del diritto internazionale privato.